2°Lezione di Mind Marketing
a cura del prof. Corrado Corradini
presso la LABA di Torbole sul Garda
#Marketing pubblicitario
'la comunicazione è il prodotto'
Quanto incide il fattore emotivo sull’acquisto?
Durante la seconda lezione di marketing l'argomento affrontato è stata la publicità e di come quest'ultima sia in grado di influenzare le pesone davanti allo schermo, in base alle statistiche di marketing, il 50% del target di riferimento compra un prodotto emozionale per se stesso, anche se magari deve fare dei sacrifici per averlo. Ma cosa c'è di meglio di avere una cosa bella e che pure ci emoziona? Per vendere non basta solo studiare un prodotto ma studiare un emozione, perchè alla fine si vende un emozione. Un'emozione è cio che guida da sempre l'uomo, non basta che il prodotto sia bello, funzionale, ergonomico, deve saper trasportare l'emozioni umane.
Un esempio?
Un esempio è quello dell'I-pod progettato da Steve Jobs, lui voleva creare e vendere qualcosa di emozionante da portare sempre con se, portarsi dietro le canzoni preferite, per ascoltarle in ogni momento della giornata, perchè la musica tocca il cuore delle persone e allora compriamo un emozione non solo un oggetto.
La #pubblicità usa lo stesso sistema, trasmette emozioni e valori tramite dei canali di comunicazioni. La comunicazione pubblicitaria trasmette dei valori palesi e nascosti, intriganti. Di solito punta sul sesso, il più potente lato pubblicitario utilizzato dalla maggior parte dei brand. E la donna è sempre presente in tutto cio... Ma di questo ne parlerò dopo.
Ma quanto vale tutto questo?
Il valore del mercato pubblicitario nel 2013 era di circa 2 miliardi di euro. Esso vale per la maggior parte dalla tv, dai quotidiani, dalla radio e internet che sono i padroni della pubblicità. Nel panorama mondiale, Internet continua ad essere il mezzo con la crescita più rapida ma rimane ancora un player di piccole dimensioni. Internet, è cresciuto del 32,4 % nel 2013 ma con una quota del 4,5% della spesa complessiva disponibile. l contrario la televisione è cresciuta solo del 4,3% , ma resta il colosso quando si tratta di spesa pubblicitaria, accaparrandosi quasi il 58 % degli investimenti del mercato. Male agli altri comparti, radio, giornali, riviste e cinema visti dall’analisi ricerca sono in netto declino.
E noi cosa siamo per la pubblicità?
Noi per la pubblicità siamo come un 'campo vuoto' ( zona in cui ci si può muovere liberamente)o come un cerchio (è il miglior campo per muoversi, esso è alla base di tutto, perchè nel cerchio ci sono tutti gli equilibri immaginabili, e nel centro di esso si trova la nostra coscienza. ) in cui essa si può muovere liberamente senza ostacoli di nessun tipo, la nostra mente per i pubblicitari è un campo vuoto.
Quindi qualsiasi cosa ascoltiamo, sentiamo, vediamo ci da un input ed esso genera movimento nella nostra mente, ci decentra e ci fa cambiare idea.
Mi piace, non mi piace, non posso, posso?
Il concetto di dualità, di mi piace e non mi piace, è alla base delle scelte dell'uomo, se scegliamo che ci piace di consuegenza seguono delle condizioni: posso? non posso?
Ed il messaggio pubblicitario ci spinge verso una scelta. Qualisiasi cosa facciamo durante la giornata noi stiamo scegliendo!
Siete sicuri di avere scelto? O è stata la pubblicità ad indurci? Siamo noi che scegliamo?
La vera unica scelta potrebbe essere scegliere di stare fuori dal mondo delle scelte.
Oppure dobbiamo determinare il nostro punto di scelta, perchè è da ciò che dipende la nostra libertà!
La pubblicità e la figura femminile
Riprendiamo il discorso, la pubblicità trasmette emozioni e valori tramite dei canali di comunicazioni. La comunicazione pubblicitaria trasmette dei valori palesi e nascosti, intriganti. Di solito punta sul sesso, il più potente lato pubblicitario utilizzato dalla maggior parte dei brand. E la donna è sempre presente in tutto cio... E’ provato che la figura femminile faciliti la vendita, la donna infatti viene sempre inserita negli spot per attirare l’attenzione sia dell’uomo ma anche quello della donna.
Nella pubblicità non c'è nulla di piu peccaminoso di un immagine che dice tutto e non dice nulla.. infatti in tutte le vie di comunicazione:
“Gli uomini agiscono, le donne appaiono.
Gli uomini guardano le donne.
Le donne guardano se stesse mentre sono guardate.
Questo determina non solamente la maggior parte delle relazioni fra uomini e donne ma
anche il rapporto delle donne con se stesse.
L’osservatore della donna è maschile; l’osservata femminile.
Così lei si trasforma in oggetto.
Più specificatamente in oggetto di visione.”
Osserviamo 10 spot differenti, così constatiamo come la figura femminile oltre ad essere pilastro portante per le pubblicità, assuma diverse ruoli nella pubblicità:
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